Busta paga

Come fare il calcolo dello stipendio netto

Con questa calcolatrice potrai sapere l'importo totale che ti spetta di liquidazione al termine del rapporto lavorativo con l'azienda.

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Domenico Coppolaro

HR Consultant

calcolo dello stipendio netto

28 de Maggio, 2025

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Lo stipendio di un dipendente può essere visto sotto due lenti: lordo e netto. Il calcolo dello stipendio netto è una delle operazioni più richieste, sia da parte dei lavoratori che dai datori di lavoro. Vediamo insieme come funziona!

Cos’è lo stipendio netto e qual è la differenza con il lordo?

Il lordo è l’importo complessivo concordato nel contratto di lavoro, prima dell’applicazione di tasse e contributi. Il netto, invece, è quanto realmente viene accreditato sul conto del lavoratore ogni mese, dopo le varie trattenute.

Ad esempio, se nel tuo contratto c’è scritto che percepisci 2.000€ al mese, non significa che questa sarà la cifra che troverai in busta paga. Dopo aver detratto le imposte IRPEF e i contributi INPS, il netto potrebbe scendere anche di 500-700 euro, a seconda dei casi.

Perché è importante conoscere il proprio stipendio netto?

Quando si tratta di accettare un’offerta di lavoro, fare una trattativa salariale o pianificare le proprie finanze, sapere a quanto ammonta il proprio stipendio netto è fondamentale. La maggior parte delle offerte si riferisce alla retribuzione lorda, quindi è importante saper fare il calcolo dello stipendio netto per avere una stima precisa del potere d’acquisto reale.

Come si fa il calcolo dello stipendio netto?

Fare il calcolo dello stipendio netto richiede alcuni passaggi. Vediamoli in dettaglio.

1. Calcolare lo stipendio lordo mensile

È il punto di partenza. Il lordo include:

  • Retribuzione base stabilita dal contratto collettivo nazionale (CCNL) di riferimento.
  • Scatti di anzianità.
  • Indennità per mansioni particolari (turni notturni, lavoro festivo, pericoloso…).
  • Straordinari.
  • Premi o bonus.
  • Tredicesima e quattordicesima, se previste, che possono essere spalmate o corrisposte in un’unica soluzione.

Il lordo può essere espresso su base annua o mensile, quindi va convertito correttamente se necessario.

2. Applicare le trattenute previdenziali (INPS)

I contributi previdenziali servono a finanziare:

  • Pensioni (IVS)
  • Disoccupazione (NASPI)
  • Malattia
  • Maternità
  • Infortuni
  • Fondo TFR

La trattenuta INPS a carico del dipendente si aggira intorno al 9,19% per la maggior parte dei lavoratori subordinati con contratto a tempo indeterminato, ma può variare.

Per i lavoratori a tempo determinato la percentuale può arrivare fino al 9,49%.

3. Calcolare l’IRPEF

L’Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche è una tassa progressiva, con aliquote che aumentano all’aumentare del reddito. Di seguito le fasce valide dal 2024:

Scaglione di reddito annuoAliquota IRPEF
Fino a 15.000 €23%
15.001 € – 28.000 €25%
28.001 € – 50.000 €35%
Oltre 50.000 €43%

Le detrazioni da lavoro dipendente riducono l’imponibile e variano in base al reddito.

4. Considerare le addizionali comunali e regionali

Oltre all’IRPEF, ogni lavoratore deve pagare:

  • Addizionale regionale. Varia dallo 0,7% al 3,3%
  • Addizionale comunale. Varia dallo 0,1% allo 0,9%

Il valore preciso dipende dalla regione e dal comune di residenza del lavoratore.

5. Altre detrazioni e trattenute

A seconda della situazione personale e contrattuale, possono esserci altre trattenute:

  • Assicurazioni sanitarie
  • Piani di previdenza complementare
  • Cessioni del quinto
  • Pignoramenti
  • Buoni pasto o fringe benefit tassabili

Esempio pratico di calcolo dello stipendio netto

Immagina di avere un contratto a tempo indeterminato con una RAL (retribuzione annua lorda) di 30.000€.

  1. Mensile lordo: 2.142€ (30.000 ÷ 14 mensilità)
  2. Trattenute INPS (9,19%): 197€
  3. IRPEF: su base annua, rientri nella seconda fascia (25%), ma con detrazioni e calcolo progressivo, la media reale è circa 18-20%
  4. Addizionali locali: ipotizziamo 40€
  5. Totale trattenute: circa 500€
  6. Stipendio netto: ~1.642€ al mese

Esistono strumenti per calcolare lo stipendio netto automaticamente?

Sì. Esistono numerose calcolatrici online per il calcolo dello stipendio netto, utili soprattutto quando si parte da una RAL e si vuole sapere quanto si percepirà in tasca.

Basta inserire:

  • Tipo di contratto
  • RAL
  • Regione e comune di residenza
  • Eventuali figli a carico
  • Detrazioni richieste

Con questi dati, otterrai un netto molto vicino alla realtà.

Il calcolo dello stipendio netto varia in base al contratto?

Assolutamente sì. I contratti collettivi nazionali (CCNL) definiscono:

  • Livelli retributivi
  • Indennità
  • Orari
  • Bonus
  • Trattamenti particolari

Un impiegato settore commercio avrà condizioni diverse rispetto a un operaio metalmeccanico o un dipendente nel turismo.

Dove appare lo stipendio netto nella busta paga?

Lo stipendio netto si trova sempre nella parte finale della busta paga, in basso, sotto la voce “Totale netto da corrispondere”.

La busta paga contiene anche:

  • Dati del dipendente e del datore
  • Periodo di retribuzione
  • Dettaglio delle competenze (paga base, straordinari…)
  • Dettaglio delle trattenute (IRPEF, INPS…)
  • TFR maturato

Ricorda: il netto in busta può variare ogni mese se ci sono straordinari, ferie, assenze o premi.

Quanto influisce il numero di figli nel calcolo dello stipendio netto?

Avere figli a carico comporta detrazioni fiscali, che abbassano l’IRPEF e quindi aumentano il netto percepito.

Le detrazioni sono più alte:

  • Per redditi più bassi
  • Per figli minori di 3 anni
  • Per figli con disabilità

Le detrazioni sono sostituite dall’Assegno Unico Universale, ma incidono ancora per i redditi percepiti nel 2023 o in caso di arretrati.

Come cambia il calcolo dello stipendio netto con il part-time?

In caso di part-time, il calcolo si basa sempre sulla RAL proporzionata alle ore lavorate. Tuttavia:

  • Le trattenute INPS sono comunque proporzionali.
  • Le detrazioni fiscali possono avere un impatto maggiore sul netto.
  • I fringe benefit (es. buoni pasto) possono incidere proporzionalmente di più.

Bonus e premi: incidono sullo stipendio netto?

Sì. I premi di produzione, bonus welfare o MBO concorrono a formare il reddito, quindi sono tassati. Tuttavia, alcuni benefit (es. fringe benefit fino a 1.000€ o 2.000€ con figli) sono esentasse, secondo le ultime normative.

Verifica con il consulente del lavoro se i bonus possono essere erogati sotto forma di benefit, per ottimizzare il netto.

Posso aumentare lo stipendio netto senza aumentare il lordo?

Sì. Ecco alcune strategie:

  • Richiedere benefit aziendali non tassati.
  • Ottimizzare le detrazioni IRPEF.
  • Aderire a fondi pensione integrativi, che riducono l’imponibile.
  • Richiedere premi sotto forma di welfare aziendale.

Calcolo stipendio netto: attenzione agli errori

Errori comuni da evitare:

  • Confondere lordo e netto in fase di colloquio
  • Ignorare l’impatto delle addizionali locali
  • Non considerare le variazioni mensili (es. giorni lavorati, assenze)
  • Non aggiornare la propria posizione fiscale (es. cambio di residenza o figli)

In sintesi

Il calcolo dello stipendio netto è un passaggio fondamentale per la gestione del proprio lavoro e delle proprie finanze. Comprendere le logiche dietro alle trattenute e alle normative permette a lavoratori e aziende di fare scelte più consapevoli.

Come può aiutarti Sesame HR con il calcolo dello stipendio?

Sesame HR offre una piattaforma completa di gestione delle risorse umane, pensata per semplificare ogni fase del ciclo di vita del dipendente. Con il modulo buste paga, puoi:

  • Automatizzare l’elaborazione delle retribuzioni
  • Gestire facilmente ferie, assenze e straordinari
  • Integrare i dati con le presenze e il controllo accessi
  • Garantire una visione chiara del netto per ogni dipendente

In più, grazie al sistema cloud, tutti i documenti (inclusa la busta paga) sono accessibili in pochi clic, anche da mobile!

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cristina martin
People and Talent Director at Sesame HR | Website | + posts

Professionista con oltre 20 anni di esperienza in diverse aree delle Risorse Umane (selezione, formazione, prevenzione dei rischi, gestione del personale). Esperienza nel reparto gestione: ampia visione del business e delle risorse umane.


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