Valutazione delle performance

La gestione dei talenti in azienda: modelli, strategie e strumenti

Scopri i migliori modelli e strumenti per la gestione dei talenti in azienda. Aumenta produttività, engagement e retention con Sesame HR.

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Roberta Di Giuseppe

HR Consultant

gestione dei talenti in azienda​

29 de Maggio, 2025

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Per ogni azienda moderna, disporre di un modello efficace di gestione dei talenti in azienda non è più un’opzione, ma una necessità. Questo approccio strategico consente alle aziende di identificare, sviluppare e trattenere le competenze chiave dei propri collaboratori, allineandole agli obiettivi di business. Un elemento centrale in questo processo è la valutazione del personale, che permette di misurare il rendimento individuale, rilevare aree di miglioramento e pianificare percorsi di crescita professionale su misura. Vediamo insieme come ottimizzare questi aspetti!

Perché serve un modello di gestione dei talenti in azienda?

Un modello di gestione dei talenti è una struttura organizzativa che guida il modo in cui un’azienda gestisce il proprio capitale umano. Ha lo scopo di:

  • Identificare e sviluppare le competenze chiave
  • Creare una cultura aziendale orientata all’eccellenza
  • Sfruttare al massimo il potenziale delle risorse interne

In un contesto di mercato sempre più competitivo, la capacità di attrarre, coltivare e fidelizzare il talento rappresenta un vantaggio strategico determinante.

Obiettivi principali

  • Attrazione del talento. Reclutare profili in linea con cultura, valori e obiettivi aziendali.
  • Sviluppo delle competenze. Offrire formazione continua e opportunità di crescita.
  • Fidelizzazione. Costruire un ambiente di lavoro stimolante e soddisfacente.
  • Ottimizzazione della performance. Migliorare la produttività grazie a obiettivi condivisi e valutazioni regolari.
  • Engagement. Aumentare il coinvolgimento, ridurre il turnover, favorire la motivazione.

Modelli di gestione dei talenti: i principali approcci teorici

Nel corso degli anni sono stati sviluppati diversi modelli teorici per guidare la gestione del capitale umano. Vediamo i più rilevanti, adattandoli al contesto italiano.

1. Modello di Besseyre Des Horts (1990)

Questo modello pone al centro la gestione delle competenze: sapere, saper fare e saper essere. L’impresa, secondo Besseyre, deve mappare e coltivare le competenze chiave per realizzare i propri obiettivi strategici. È un approccio ancora oggi molto diffuso, soprattutto nei piani di sviluppo individuali e nei bilanci di competenze.

2. Modello di Beer e collaboratori (1990)

Basato sulla partecipazione attiva dei dipendenti, evidenzia l’importanza dell’influenza dei collaboratori sulle politiche HR (organizzazione del lavoro, flussi di carriera, sistemi premianti). È alla base di molte pratiche di people empowerment e coinvolgimento nei processi decisionali.

3. Modello di Werther e Davis (1991)

Classifica le attività HR in cinque aree: acquisizione, sviluppo, compensi, sicurezza e relazioni sindacali, con l’obiettivo di soddisfare esigenze sociali, organizzative e individuali. Non ha una visione strategica marcata, ma valorizza l’importanza del feedback e del miglioramento continuo.

4. Modello di Harper e Lynch (1992)

Parte da un inventario delle risorse umane disponibili per poi gestire selezione, clima aziendale, motivazione e valutazione. È molto utilizzato in PMI italiane dove l’HR è spesso concentrato sulla gestione operativa del personale.

5. Modello di Chiavenato (2000)

Uno dei più noti nel mondo accademico, prevede cinque “sottosistemi HR”: attrarre, applicare, mantenere, sviluppare e controllare il capitale umano. Ogni sottosistema è influenzato dal contesto esterno (tecnologia, cultura, mercato). In Italia, è spesso citato nei manuali universitari e nei percorsi formativi per HR.

6. Modello GRH (2005)

Integra quattro macroaree: flussi di risorse umane, formazione e sviluppo, sistemi organizzativi, e sistemi retributivi. Introduce il concetto di audit HR come strumento per valutare l’efficacia delle politiche adottate. È un modello orientato alla qualità e alla misurazione dell’impatto HR sui risultati aziendali.

Come sviluppare un modello di gestione dei talenti in azienda

L’elaborazione di un modello efficace passa attraverso 5 fasi principali.

1. Analisi dello stato attuale

Valutare come l’azienda gestisce attualmente:

  • Reclutamento e selezione
  • Formazione e onboarding
  • Performance management
  • Retribuzione e benefit
  • Employee retention

Utilizzare KPI, sondaggi di clima e feedback strutturati può aiutare a costruire una mappa precisa delle aree di forza e delle criticità.

2. Definizione degli obiettivi

Gli obiettivi devono essere coerenti con la strategia aziendale complessiva. Alcuni esempi:

  • Migliorare il tasso di retention del 15% entro 12 mesi
  • Accorciare il time to hire da 30 a 20 giorni
  • Portare al 90% la percentuale di completamento dei percorsi formativi

3. Progettazione del modello

Include:

  • Processi (es. percorso di crescita, onboarding, valutazione)
  • Politiche (es. smart working, work-life balance)
  • Strumenti (software, LMS, dashboard HR)
  • Ruoli e responsabilità (chi fa cosa in ambito HR)

In questa fase si decide anche se adottare un approccio per competenze, molto diffuso in Italia anche grazie a normative come il D.Lgs. 13/2013 sul sistema nazionale di certificazione delle competenze.

4. Implementazione

Una volta definito il modello, è il momento di metterlo in pratica. Bisogna:

  • Formare i responsabili HR e i manager
  • Integrare gli strumenti digitali (es. software per la gestione dei talenti)
  • Comunicare il nuovo sistema a tutti i collaboratori

5. Valutazione e miglioramento continuo

Monitorare risultati e criticità è essenziale. Utilizza:

  • KPI quantitativi (tasso di turnover, giorni di assenza, tempo medio per la promozione)
  • KPI qualitativi (survey, valutazioni, colloqui di sviluppo)
  • Audit HR

Il ciclo di miglioramento continuo deve diventare parte integrante della cultura aziendale.

Le strategie più efficaci per la gestione dei talenti in azienda

Oltre al modello, è importante definire strategie pratiche da attuare nel day-by-day. Vediamoli.

1. Obiettivi condivisi

Far sì che ogni dipendente comprenda e sposi la mission e i valori aziendali. Gli obiettivi devono essere chiari, raggiungibili e misurabili.

2. Clima aziendale positivo

Promuovere benessere organizzativo, collaborazione e trasparenza. Il clima è un fattore determinante nella capacità di trattenere talenti.

3. Condizioni di lavoro eque

Orari flessibili, retribuzioni competitive, benefit (welfare, buoni pasto, formazione finanziata) sono fondamentali per valorizzare le risorse.

4. Onboarding e career path

Accogliere i nuovi assunti con un piano strutturato e offrire percorsi di crescita (verticale o trasversale) è determinante per la motivazione.

5. Valutazioni periodiche

Non basta un feedback annuale: servono check-in frequenti, dashboard intuitive e metriche di performance trasparenti.

6. Programmi di riconoscimento

Premiare i risultati, pubblicamente o privatamente, rafforza l’engagement e crea un ambiente meritocratico.

Le sfide da affrontare nell’adozione di un modello HR

Implementare un modello di gestione dei talenti in azienda presenta anche alcune criticità:

  • Resistenza al cambiamento. Alcuni dipendenti o manager potrebbero essere scettici o ostili verso nuovi processi.
  • Scarsità di risorse. In particolare nelle PMI, mancano tempo e budget per dedicarsi alla trasformazione HR.
  • Competenze limitate. Il personale HR potrebbe non avere conoscenze aggiornate su strategia, dati o strumenti digitali.

Per affrontare queste sfide, serve una leadership forte, formazione continua e il supporto di strumenti tecnologici.

Sesame HR e la gestione dei talenti

Un software HR completo, come Sesame HR, semplifica l’adozione di un modello strutturato e ne aumenta l’efficacia. Tra le funzionalità più utili:

  • Gestione delle performance: definizione obiettivi, feedback, valutazioni
  • Analisi del talento: insight sui trend HR
  • Onboarding digitale: accoglienza automatizzata e personalizzata
  • Pianificazione e tracciamento: gestione ferie, orari, presenze
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