Software per le HR
Guida ai tipi di organizzazione aziendale
Scopri tutti i tipi di organizzazione aziendale: formali, informali, per settori, dimensioni e forma giuridica.
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Roberta Di Giuseppe
HR Consultant
30 de Maggio, 2025
Ogni azienda ha bisogno di una struttura chiara per funzionare bene. Ma quale modello organizzativo scegliere? Esistono diversi tipi di organizzazione aziendale, ognuno con vantaggi, limiti e contesti ideali!
In questa guida ti spieghiamo in modo semplice e pratico come sono strutturate le imprese, quali modelli esistono e come capire qual è il più adatto alla tua realtà . Se stai avviando un’impresa o vuoi ottimizzare processi e ruoli, qui troverai le risposte che cerchi.
L’organizzazione aziendale è il processo attraverso cui si dà struttura, ordine e coerenza a tutte le risorse e funzioni interne di un’impresa. Nessuna attività manageriale può essere davvero efficace senza un piano organizzativo ben definito.
Questo piano non solo stabilisce le basi operative dell’azienda, ma influisce direttamente su aspetti come:
Ogni organizzazione aziendale efficace si basa su:
L’organizzazione aziendale è ciò che rende concreta l’idea di impresa. Senza una struttura adatta, anche il miglior modello di business rischia di non essere sostenibile.
Con l’evolversi del mercato e delle esigenze aziendali, sono emersi diversi tipi di organizzazione aziendale, ciascuno con vantaggi e limiti. Vediamoli.
È quella che nasce al momento della costituzione dell’azienda ed è definita nei documenti ufficiali (atto costitutivo, statuto, regolamenti interni).
Caratteristiche:
Si tratta della rete di relazioni sociali, dinamiche interpersonali e comportamenti spontanei tra i membri dell’azienda. Non è codificata, ma ha un impatto enorme sulla produttività e sul clima aziendale.
Esempi tipici:
In Italia, la gestione del clima organizzativo e delle relazioni interne rientra spesso nel Piano di Welfare Aziendale.
Oltre alla distinzione formale/informale, esistono strutture specifiche adottate dalle aziende in base alla strategia e al contesto operativo.
Vediamo ora i criteri principali con cui possiamo classificare i diversi tipi di organizzazione aziendale.
Definizione secondo la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea:
Tipo di impresa | Dipendenti | Fatturato o bilancio |
---|---|---|
Microimpresa | < 10 | ≤ 2 milioni € |
Piccola impresa | 10 – 49 | ≤ 10 milioni € |
Media impresa | 50 – 249 | ≤ 50 milioni € |
Grande impresa | ≥ 250 | > 50 milioni € |
In Italia, queste soglie sono anche utilizzate per l’accesso a fondi e agevolazioni (es. credito d’imposta, bandi PNRR).
Classificazioni principali secondo il Codice Civile:
Scegliere la struttura organizzativa più adatta consente di:
Ogni persona sa cosa fare, a chi rispondere, e quali strumenti usare. Il risultato? Processi più fluidi e produttivi.
Una buona organizzazione evita sprechi di risorse e riduce i colli di bottiglia operativi.
La chiarezza su funzioni, responsabilità e obiettivi evita conflitti e migliora la collaborazione tra reparti.
Un’azienda ben organizzata riesce a reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato o alle nuove normative.
La struttura giusta supporta l’espansione dell’azienda senza perdere controllo o efficienza.
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