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Guida ai tipi di organizzazione aziendale

Scopri tutti i tipi di organizzazione aziendale: formali, informali, per settori, dimensioni e forma giuridica.

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Roberta Di Giuseppe

HR Consultant

tipi di organizzazione aziendale

30 de Maggio, 2025

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Ogni azienda ha bisogno di una struttura chiara per funzionare bene. Ma quale modello organizzativo scegliere? Esistono diversi tipi di organizzazione aziendale, ognuno con vantaggi, limiti e contesti ideali!

In questa guida ti spieghiamo in modo semplice e pratico come sono strutturate le imprese, quali modelli esistono e come capire qual è il più adatto alla tua realtà. Se stai avviando un’impresa o vuoi ottimizzare processi e ruoli, qui troverai le risposte che cerchi.

Cos’è l’organizzazione aziendale?

L’organizzazione aziendale è il processo attraverso cui si dà struttura, ordine e coerenza a tutte le risorse e funzioni interne di un’impresa. Nessuna attività manageriale può essere davvero efficace senza un piano organizzativo ben definito.

Questo piano non solo stabilisce le basi operative dell’azienda, ma influisce direttamente su aspetti come:

  • La gestione della qualità
  • Il controllo dei rischi
  • L’ organizzazione delle risorse umane
  • Il rispetto delle normative, come il D.Lgs. 81/2008 sulla sicurezza sul lavoro o il Codice Civile per la governance societaria

Caratteristiche fondamentali

Ogni organizzazione aziendale efficace si basa su:

  • Struttura gerarchica. Chiara definizione dei ruoli, responsabilità e flussi decisionali.
  • Obiettivi definiti. L’azienda lavora per raggiungere obiettivi concreti, coerenti con la propria mission e vision.
  • Assegnazione delle risorse. Impiego razionale di capitale, personale, tecnologie e know-how.
  • Processo decisionale strutturato. Modalità condivise per prendere decisioni in modo efficiente e responsabile.

L’organizzazione aziendale è ciò che rende concreta l’idea di impresa. Senza una struttura adatta, anche il miglior modello di business rischia di non essere sostenibile.

Tipi di organizzazione aziendale

Con l’evolversi del mercato e delle esigenze aziendali, sono emersi diversi tipi di organizzazione aziendale, ciascuno con vantaggi e limiti. Vediamoli.

Organizzazione formale

È quella che nasce al momento della costituzione dell’azienda ed è definita nei documenti ufficiali (atto costitutivo, statuto, regolamenti interni).

Caratteristiche:

  • Struttura rigida e pianificata
  • Ruoli assegnati in base alla funzione
  • Procedure documentate
  • Tipica di aziende consolidate o regolamentate

Organizzazione informale

Si tratta della rete di relazioni sociali, dinamiche interpersonali e comportamenti spontanei tra i membri dell’azienda. Non è codificata, ma ha un impatto enorme sulla produttività e sul clima aziendale.

Esempi tipici:

  • Relazioni di fiducia tra reparti
  • Gruppi di lavoro non ufficiali
  • Comunicazioni non gerarchiche

In Italia, la gestione del clima organizzativo e delle relazioni interne rientra spesso nel Piano di Welfare Aziendale.

Altri modelli organizzativi comuni

Oltre alla distinzione formale/informale, esistono strutture specifiche adottate dalle aziende in base alla strategia e al contesto operativo.

1. Struttura funzionale

  • Organizzazione per funzioni aziendali (es. marketing, vendite, produzione, HR)
  • Vantaggi: efficienza interna e specializzazione
  • Limiti: possibile isolamento tra reparti

2. Struttura gerarchica o piramidale

  • Ogni dipendente risponde a un superiore diretto
  • Tipica delle PA e delle aziende tradizionali
  • Funziona bene con processi ripetitivi e standardizzati

3. Struttura a matrice

  • I dipendenti rispondono a più manager (es. uno per funzione e uno per progetto)
  • Utile per aziende multinazionali o progetti complessi
  • Richiede elevata capacità di coordinamento

4. Organizzazione per progetti

  • La struttura si basa su team temporanei con obiettivi precisi
  • Flessibile e adatta a contesti innovativi o ad alta variabilità
  • È sempre più adottata da startup e PMI italiane

5. Modello in linea

  • Organizzazione lineare con pochi livelli gerarchici
  • Molto usata nelle microimprese o nei contesti familiari
  • Vantaggi: rapidità decisionale e controllo diretto

Classificazione delle organizzazioni aziendali

Vediamo ora i criteri principali con cui possiamo classificare i diversi tipi di organizzazione aziendale.

Secondo il settore economico

  • Settore primario. Aziende agricole, zootecniche, forestali o estrattive
  • Settore secondario. Industria manifatturiera, edilizia, produzione
  • Settore terziario. Servizi (finanza, istruzione, sanità, turismo, tecnologia, ecc.)

Secondo le dimensioni

Definizione secondo la Raccomandazione 2003/361/CE della Commissione Europea:

Tipo di impresaDipendentiFatturato o bilancio
Microimpresa< 10≤ 2 milioni €
Piccola impresa10 – 49≤ 10 milioni €
Media impresa50 – 249≤ 50 milioni €
Grande impresa≥ 250> 50 milioni €

In Italia, queste soglie sono anche utilizzate per l’accesso a fondi e agevolazioni (es. credito d’imposta, bandi PNRR).

Secondo la forma giuridica

Classificazioni principali secondo il Codice Civile:

  • Impresa individuale. Un solo titolare, responsabilità illimitata
  • Società di persone. SNC, SAS, con responsabilità solidale (parziale o totale)
  • Società di capitali. SRL, SRLS, SPA – responsabilità limitata al capitale conferito
  • Società cooperativa. Mutualistica, senza fini di lucro
  • Start-up innovativa. Forma giuridica speciale introdotta dal D.L. 179/2012

Secondo l’origine del capitale

  • Impresa privata. Capitale interamente di soggetti privati
  • Impresa pubblica. Proprietà dello Stato o enti pubblici (es. Ferrovie dello Stato)
  • Impresa mista. Capitale misto (es. partecipate comunali)

Perché è importante scegliere il giusto tipo di organizzazione aziendale?

Scegliere la struttura organizzativa più adatta consente di:

1. Ottimizzare i processi

Ogni persona sa cosa fare, a chi rispondere, e quali strumenti usare. Il risultato? Processi più fluidi e produttivi.

2. Ridurre i costi

Una buona organizzazione evita sprechi di risorse e riduce i colli di bottiglia operativi.

3. Definire ruoli chiari

La chiarezza su funzioni, responsabilità e obiettivi evita conflitti e migliora la collaborazione tra reparti.

4. Migliorare l’adattabilità

Un’azienda ben organizzata riesce a reagire rapidamente ai cambiamenti del mercato o alle nuove normative.

5. Sostenere la crescita

La struttura giusta supporta l’espansione dell’azienda senza perdere controllo o efficienza.

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