Gestione documentale

Foglio presenze Excel: ancora utile o è tempo di soluzioni digitali?

Il foglio presenze Excel è utile ma rischioso: errori e poca sicurezza. Scopri come funziona e perché più aziende scelgono un software HR.

consultor

Hai bisogno di aiuto?

Stefano Miradoli

HR Consultant

foglio presenze excel

28 de Agosto, 2025

New call-to-action

Usare un foglio presenze Excel può sembrare la soluzione più semplice e immediata per tracciare le ore lavorative dei dipendenti. È gratuito, familiare e facilmente personalizzabile.

Tuttavia, chi lavora in amministrazione o nelle risorse umane sa bene che, con il crescere del numero di dipendenti, questo metodo diventa presto una fonte di problemi. Errori di trascrizione, straordinari dimenticati, ferie conteggiate male e dati mancanti sono all’ordine del giorno. Il risultato? Buste paga sbagliate, contestazioni da parte dei lavoratori e rischio di non rispettare la normativa italiana sugli orari di lavoro.

In questo articolo vedremo come impostare un foglio presenze settimanale e mensile in Excel, quali sono i suoi reali vantaggi, ma soprattutto i limiti che lo rendono poco affidabile per aziende in crescita.

Infine, ti mostrerò perché sempre più imprese scelgono di abbandonare il foglio presenze Excel per passare a un software HR digitale che garantisce efficienza, conformità e trasparenza.

Creare un foglio presenze settimanale con Excel

Se vuoi monitorare le presenze settimanalmente, Excel ti consente di impostare una tabella semplice ed efficace. Ecco i passaggi principali:

  • Struttura del foglio. Crea colonne con i nomi dei dipendenti, i giorni della settimana e una colonna finale per il totale settimanale.
  • Inserimento delle date. Scrivi la data del lunedì e utilizza la funzione di riempimento automatico per completare i giorni successivi.
  • Registrazione delle presenze. Inserisci “P” per presenza e “A” per assenza, oppure scegli codici personalizzati (es. “F” per ferie, “M” per malattia).
  • Conteggio automatico. Con la formula =CONTA.SE(intervallo;"P") puoi calcolare facilmente quante presenze ha fatto ogni dipendente nella settimana.

Diciamo che è una soluzione semplice e immediata, ma richiede comunque attenzione nella compilazione manuale. Un piccolo errore può compromettere l’affidabilità del foglio.

Perché Excel è una scelta valida?

Utilizzare un foglio presenze in Excel ha ancora molti vantaggi, soprattutto per chi gestisce un team di piccole dimensioni o ha esigenze contenute. Ecco i principali punti di forza:

  • Massima personalizzazione. Puoi costruire un modello su misura per la tua azienda, con formule, colori e codici personalizzati.
  • Zero costi aggiuntivi. Se hai già Microsoft Office, non serve acquistare nuovi software!
  • Interfaccia intuitiva. Molti utenti conoscono già le basi di Excel, quindi non serve formare il personale.
  • Strumenti di analisi integrati. Con tabelle, filtri e grafici puoi trasformare il tuo foglio in uno strumento chiaro per monitorare l’andamento delle presenze.

Per le realtà più snelle, Excel rappresenta un buon equilibrio tra praticità e funzionalità.

I limiti del foglio presenze Excel

Un foglio presenze Excel può sembrare una soluzione economica e flessibile, ma alla lunga mostra diversi punti deboli che pesano su HR e amministrazione:

  • Errori umani frequenti: inserimenti manuali sbagliati portano a buste paga errate, straordinari non riconosciuti e contestazioni da parte dei dipendenti.
  • Nessun aggiornamento in tempo reale: file condivisi e modificati da più persone generano incongruenze, soprattutto con smart working o viaggi di lavoro.
  • Scarsa scalabilità: con team numerosi il file diventa lento, difficile da gestire e poco trasparente.
  • Zero automazioni: Excel non segnala anomalie (ritardi, assenze ricorrenti, turni troppo lunghi) e non produce report conformi al Libro Unico del Lavoro.
  • Problemi di sicurezza: un file può essere copiato, perso o modificato senza tracciabilità, con rischi legali e di privacy.

In pratica, quello che sembra uno strumento semplice e gratuito può diventare presto un freno all’efficienza e un rischio per la compliance aziendale.

Impostare un foglio presenze mensile

Se preferisci una visione più ampia, puoi creare un foglio presenze Excel mensile. Il procedimento è simile, ma vi sono alcune differenze:

  • Creazione della tabella. Inserisci i nomi dei dipendenti in riga e una colonna per ogni giorno del mese.
  • Automazione delle date. Inserisci il primo giorno del mese e usa le formule per completare in automatico.
  • Compilazione quotidiana: Anche qui puoi utilizzare codici semplici come “P”, “A”, “F”, ecc.
  • Totali mensili. Somma le presenze, le assenze, le ferie o altri elementi che vuoi monitorare.

Questo approccio è utile per una gestione più strategica, ad esempio per analizzare la distribuzione delle ferie o per programmare i turni con anticipo.

Foglio presenze Excel vs Software HR: il confronto

AspettoFoglio presenze ExcelSoftware HR digitale
PrecisioneAlto rischio di errori manuali (trascrizioni, formule sbagliate, straordinari non conteggiati).Dati registrati in automatico, aggiornati in tempo reale e senza margine di errore.
AggiornamentiNessun aggiornamento in tempo reale, difficile da gestire con più utenti o sedi.Sincronizzazione immediata su tutti i dispositivi, accesso ovunque (anche in smart working).
ScalabilitàFile pesanti e ingestibili con team numerosi, poco pratico oltre 15–20 dipendenti.Progettato per crescere con l’azienda, gestisce centinaia di dipendenti senza problemi.
AutomazioniNessun alert o funzione di monitoraggio (ritardi, assenze, turni lunghi).Avvisi automatici, gestione ferie e straordinari integrata, report pronti.
Compliance normativaNon genera documenti conformi, rischio di errori con il Libro Unico del Lavoro.Report validi per LUL e GDPR, sempre allineato alla normativa.
Sicurezza datiFacile da copiare o perdere, nessuna tracciabilità delle modifiche.Archiviazione sicura in cloud, accessi controllati e conformità GDPR.
Tempo risparmiatoRichiede verifiche manuali e controlli continui.Automatizza i processi, libera ore di lavoro a HR e amministrazione.

Come vedi, Excel può bastare per micro-team con esigenze minime, ma appena la gestione diventa più complessa i limiti superano i vantaggi. Un software HR digitale come Sesame ti permette di eliminare errori, garantire compliance e risparmiare tempo prezioso.

Perché usare Sesame HR al posto di Excel

Excel può sembrare sufficiente all’inizio, ma con la crescita dell’azienda i limiti diventano evidenti: errori manuali, mancanza di trasparenza e difficoltà di compliance. Sesame HR nasce proprio per superare questi problemi e offrire un sistema di gestione delle presenze davvero affidabile.

Con Sesame puoi:

  • Automatizzare le timbrature con app mobile, pannello web, WhatsApp e smartwatch, eliminando errori e dimenticanze.
  • Gestire turni, straordinari e ferie in automatico, con regole personalizzabili e report pronti per consulenti del lavoro.
  • Ridurre i tempi di gestione: niente più file da controllare manualmente, i dati sono centralizzati e sempre aggiornati.
  • Rafforzare la fiducia interna, perché i dipendenti possono verificare in autonomia le proprie timbrature e avere piena trasparenza.

In sintesi, mentre un foglio presenze Excel diventa fragile e rischioso man mano che l’azienda cresce, con Sesame hai un sistema scalabile, sicuro e conforme che libera tempo prezioso all’HR e riduce i conflitti con i dipendenti.

Vuoi vedere come funziona? Attiva subito la prova gratuita di Sesame HR.

Iris Serrador

People Partner | LinkedIn | | Web | +post

Orientata al cliente interno ed esterno, specializzata in definizione ed implementazione di politiche HR e nella gestione, selezione e fidelizzazione dei talenti. Capacità di leadership, comunicazione, negoziazione, organizzazione e coordinamento di team. Esperienza di oltre 12 anni nelle risorse umane.

Vuoi valutare il nostro articolo?

Voto medio:
5 stelle (55 voti)

Il software che permette al tuo team di valorizzare il proprio talento