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La gestione della contabilità con ratei e risconti passivi
Evita gli errori comuni nella gestione dei ratei e risconti passivi. Scopri le migliori pratiche contabili per garantire un buon cash flow!
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Evita gli errori comuni nella gestione dei ratei e risconti passivi. Scopri le migliori pratiche contabili per garantire un buon cash flow!
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Domenico Coppolaro
HR Consultant
3 de Febbraio, 2025
Gestire la contabilità aziendale può sembrare complicato, ma con le giuste conoscenze tutto diventa più semplice. I ratei e risconti passivi sono strumenti fondamentali per registrare correttamente costi e ricavi nel periodo giusto, evitando problemi di liquidità e discrepanze nei conti. Capire come funzionano e applicarli correttamente è essenziale per avere una contabilità chiara, trasparente e in linea con le normative fiscali. In questo articolo ti spiegheremo tutto ciò che devi sapere per evitare errori e ottimizzare la gestione finanziaria della tua azienda. Cominciamo!
Uno dei pilastri della contabilità aziendale è il principio di competenza, secondo il quale costi e ricavi devono essere registrati nel periodo in cui si maturano, indipendentemente da quando avviene il pagamento.
Esempi pratici:
Usare ratei e risconti passivi in modo corretto aiuta a:
Ignorare questi strumenti o non saperli gestire può portare a problemi fiscali, squilibri nei conti e difficoltà nella pianificazione economica.
Esempio: se a dicembre maturano 10.000€ di stipendi che verranno pagati a gennaio, questi devono essere registrati come rateo passivo nel bilancio di dicembre.
Ormai sarà chiaro: mentre i ratei riguardano costi maturati ma non ancora pagati, i risconti si riferiscono a pagamenti anticipati per servizi futuri.
Alcuni esempi di risconti passivi sono:
Il processo è semplice, basterà:
Esempio: se un’azienda paga 12.000€ per un’assicurazione annuale a ottobre, i mesi di ottobre, novembre e dicembre saranno costi dell’anno corrente, mentre i restanti 9.000€ saranno un risconto passivo per l’anno successivo.
Aspettare troppo a lungo per inserire ratei e risconti può portare a errori di bilancio e problemi fiscali. È opportuno aggiornare la contabilità in modo regolare.
Dimenticare di considerare i periodi di competenza può portare a squilibri finanziari. È essenziale calcolare con precisione le quote da imputare.
Non tutti i pagamenti anticipati o posticipati devono essere trattati come ratei e risconti passivi. Un uso scorretto può distorcere il bilancio aziendale.
Gestire manualmente ratei e risconti passivi può essere un’attività lunga e complessa. Per questo esistono strumenti digitali come Sesame HR, che automatizzano questi processi e riducono il rischio di errori, mantenendo un cash flow regolare.
Le funzionalità principali del nostro software delle HR sono:
Ecco alcuni miglioramenti che noterai utilizzando Sesame HR per i ratei e i risconti passivi.
Esempio pratico: se un’azienda utilizza Sesame HR, il software riconosce automaticamente quali spese vanno registrate come ratei o risconti passivi, creando le scritture contabili corrette e aggiornando il bilancio in tempo reale.
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